Opinioni ristrutturazione locale per attività commerciale, quali cavi elettrici sono consigliati?
Gli impianti elettrici progettati e realizzati per fini commerciali non si discostano di molto dagli impianti destinati all’uso residenziale. La scelta dei cavi elettrici segue infatti delle basi comuni e gli impianti di questa tipologia fanno riferimento alla norma CEI 64-8. Le basi strutturali vanno quindi ricercate in impianti di tipologia incassata sottotraccia realizzati con cavi elettrici sfilabili inseriti in tubi rigidi o dalla natura pieghevole o in canalette posizionate esternamente per gli impianti che hanno una struttura vista. Anche in questo caso i comandi e le prese vantano scatole esterne, come avviene nei classici impianti elettrici destinati all’abitazione.
Indice
Impianti commerciali: un approfondimento sui cavi elettrici
Nella definizione dei cavi elettrici è importante considerare che tutti i materiali impiegati nella costruzione dell’impianto devono essere sottoposti alle doverose marchiature CE e IMQ, nonché alle norme stabilite dalla CEI 23-29 che ne regolano l’impiego e la successiva posa.
Il numero di cavi elettrici che possono essere posati nelle tubazioni è ben regolato dalla norma di riferimento CEI 64-8/5. Si tratta di un calcolo stabilito, che permette di poter lasciare un quantitativo sufficiente di aria per il raffreddamento dei cavi. Anche le canalizzazioni sono regolamentate, nel dettaglio dalla norma CEI nei punti 23-32 e 23-19.
Quante scatole di derivazioni si possono mettere
Per quanto riguarda le scatole di derivazione, dove vengono effettuati i collegamenti fra più cavi, nella realizzazione degli impianti elettrici commerciali è necessario basarsi sulla norma che ne definisce il quantitativo e che di conseguenza stabilisce quanti fili possono essere collegati fra di loro. Quindi chi progetterà il nostro impianto dovrà tener conto della nostra condizione, delle nostre esigenze e delle dimensioni del nostro locale.
I circuiti possono essere solo della stessa natura
I circuiti possono convivere solo se appartengono alla stessa natura, quindi l’impianto elettrico può ad esempio strutturarsi ed implementarsi con l’impianto a forza motrice e non con impianti dalla natura diversa come ad esempio quelli destinati al telefono o alla trasmissione dati.
Permettete modifiche future
E’ inoltre importante considerare che la progettazione delle tubazioni e delle canalizzazioni possono oggigiorno permettere agli operatori di effettuare modifiche o eventualmente manutenzioni in modo più semplice rispetto ad un tempo, quindi la manutenzione anche futura dell’impianto elettrico commerciale si propone al giorno d’oggi veloce ed agevole sotto molteplici punti di vista.
Cavi elettrici e progettazione, i passi fondamentali
Gli impianti elettrici che vengono realizzati nelle aree ad uso commerciale vengono in un primo momento disegnati su carta ed è compito del bravo impiantista consigliare il committente sulle soluzioni più funzionali ad un impiego professionale. Le tubazioni e le canalette possono quindi essere posizionate sul pavimento o sulle pareti, dove la posa su pavimento riduce sensibilmente la richiesta di materiale e di lavoro.
Decidete quanti punti luce
Una buona progettazione è come sempre la base per un lavoro bene fatto, soprattutto se l’impianto elettrico commerciale necessita del calcolo illuminotecnico, ovvero della richiesta di stabilire la quantità di punti luce che devono essere inseriti nell’ambiente. Inoltre in alcuni casi si consiglia di realizzare l’impianto associandogli una giusta progettazione una fruizione ispirata dalla domotica.
La progettazione dell’impianto elettrico commerciale deve facilitare negli intenti l’impiego quotidiano come ben illustrato sul blog Punto Luce, essere ben strutturata nella disposizione dei cavi elettrici e rispettosa della normativa vigente in materia, per impianti elettrici funzionali e sicuri
