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Opinioni metodi come smettere di fumare

Smettere di fumare è una sfida complicatissima per chi ormai ha fatto di questa abitudine una vero e proprio vizio. È un percorso complesso, dove si vanno ad incrociare aspetti di tipo fisico ad aspetti di natura psicologica, nel quale devono convergere molteplici fattori per raggiungere il traguardo. Vediamo dunque insieme un dettagliato elenco dei metodi per smettere di fumare e la relativa opinione.

Perché smettere di fumare? Buoni motivi per farlo

Non dovrebbe neanche esserci bisogno di elencarli ma ricordarsene non fa di certo male. Smettere di fumare giova dal punto di vista fisico per questi motivi:

  • Si normalizzano battito cardiaco, pressione arteriosa e temperatura di mani e piedi dopo soli 20 minuti
  • Livelli di anidride carbonica e ossigeno nel sangue si regolarizzano dopo 8 ore
  • Dopo 24 ore si iniziano a ridurre le possibilità di attacco cardiaco
  • Dopo circa due giorni iniziano a ricrescer le terminazioni nervose e si risvegliano le reazioni dei sensi dell’olfatto e del gusto
  • Migliora il respiro e la distensione dei bronchi in 72 ore, con un progressivo aumento della capacità polmonare
  • Entro 3 mesi migliora la circolazione del sangue
  • Diminuiscono affaticamento, respiro corto, e altri sintomi come la tosse in circa 9 mesi di tempo
  • Entro 5 anni si riducono sensibilmente le percentuali di mortalità legata ai tumori ed entro 10 anni diminuiscono le possibilità di altri tumori (bocca e laringe, ad esempio)

Smettere di fumare i benefici

Naturalmente l’aspetto migliorativo più importante che ha a che fare con lo smettere di fumare è quello legato alla salute.

Gli uomini che riescono a interrompere col fumo in età compresa tra i 35 e 39 anni hanno l’occasione di incrementare la loro aspettativa di vita di almeno 5 anni, mentre per le donne della stessa età l’incremento potenziale è di 3 anni. Chiaramente anche in altre fasce di età eliminare un’attività tossica e invasiva come la sigaretta produce un impatto positivo immediato e miglioramento delle prospettive di vita.

Per le donne smettere di fumare significa favorire le possibilità di rimanere incinta nel caso cerchino una gravidanza, ridurre le possibilità di complicazioni per il feto e durante il parto, evitare l’arrivo precoce della menopausa e, infine, ridurre la quantità di rughe grazie al miglioramento della qualità della pelle.

I figli dei fumatori hanno maggiori possibilità di sviluppare patologie legate alla respirazione come asma e tosse cronica, oltre alla maggior possibilità di essere a loro volta dei fumatori.

Smettere di fumare gli effetti collaterali

Dire basta al fumo comporta una serie di reazioni fisiche a cui è necessario farsi trovare pronti e che richiedono un ulteriore sforzo di volontà. Non si tratta in realtà di veri e propri effetti collaterali ma di sintomi dovuti ad un’importante cambiamento quotidiano che, inevitabilmente, richiede al corpo una fase di riassestamento. Vediamone un elenco:

  • Astinenza da nicotina: è il più classico e presente, la classica mancanza della sigaretta nelle mani. Di durata breve, 3-5 minuti, vengono spesso gestiti attraverso un diversivo che può essere qualcosa da bere o da mangiare.
  • Sbalzi di umore e depressione: è il riflesso psicologico standard di chi vedeva nella sigaretta o suoi simili un momento di stacco e relax dalla quotidianità. In genere si riesce a risolvere spontaneamente ma a volte è necessario ricorrere ad un professionista specializzato in materia.
  • Insonnia, stanchezza e mancanza di energie: seppur basato su un’abitudine sbagliata, quello del fumatore è comunque un equilibrio con una propria dinamica. Il venire meno di una componente può stravolgere l’intero sistema. Inoltre, il corpo impiega grosse energie per compensare l’astinenza e i suoi effetti.
  • Aumento di peso: è un problema di compensazione con l’astinenza e i suoi diversivi. Buttarsi sul cibo o su qualcosa da bere è una reazione naturale che provoca effetti anche piuttosto pesanti sulla bilancia
  • Problemi di respirazione e all’apparato respiratorio: alterando un equilibrio corporeo che si è venuto a creare col tempo, si innescano dei meccanismi di autoprotezione come la tosse e l’aumento del catarro che possono arrivare fino a rendere difficoltosa la respirazione. Al tempo stesso si avviano processi di variazione della capacità polmonare che sono benefici ma che comunque richiedono adattamento.
  • Costipazione: spesso e volentieri le persone accusano problemi di stitichezza subito dopo aver cessato con il fumo. Questo problema è legato soprattutto alla sfera emotiva e psicologica con l’individuo che si vede privato di un momento di relax e distensione che aveva effetti positivi sull’apparato digerente.

Opinioni metodi naturali e alternativi per smettere di fumare

Ovviamente la soluzione naturale per smettere di fumare è preferibile sotto ogni punto di vista. Indipendentemente dal rimedio prescelto l’obiettivo è quello di riportare il corpo al suo equilibrio naturale mediante l’uso di componenti che fanno parte della natura stessa. Non si parla quindi solo di erbe o piante ma anche di pratiche fisiche o altri oggetti che vedremo in dettaglio tra poco.

Smettere di fumare con l’agopuntura

Il trattamento con l’agopuntura punta ad agire sui sintomi che provocano l’astinenza da nicotina, intervenendo sul bilanciamento dell’energia corporea. In particolar modo si cerca di agire sul senso di irrequietezza, nevrosi, ansia, irritabilità e i tremori tipici di chi interrompe il rapporto con la sigaretta. La terapia avviene attraverso l’utilizzo di aghi sottili e filiformi, applicati in vari punti del corpo con particolare concentrazione nelle orecchie. Gli studi in Medicina Tradizionale Cinese ritengono che, mediante la stimolazione nervosa di alcuni di questi punti che si trovano in stresso legame col sistema nervoso centrale, si possa intervenire sugli equilibri vascolari ed ormonali che recitano un ruolo determinante sulle reazioni da astinenza da nicotina. Il trattamento avviene con maggior intensità nei primi giorni a seguire l’interruzione, quando la sintomatologia si fa più pressante e difficile da gestire, per poi entrare in una fase di mantenimento.

Smettere di fumare con l’ipnosi

Risolvere il problema con il fumo attraverso l’ipnosi è una tecnica che lavora con l’aspetto mentale e psicologico del problema. In tutte le diverse guide e informazioni viene sottolineato come il primo passo da compiere sia quello di riconoscere una buona ragione per voler smettere di fumare. Questo funge, in un certo senso, da “innesco” al processo che consta di una-due sedute. La rapidità del processo riduce il contraccolpo psicologico che altri metodi per smettere di fumare più lunghi possono generare. Famosa e molto conosciuta è l’ipnosi Ericksoniana che lavora mediante simboli e significati che fanno leva sull’inconscio e vanno a lavorare sui blocchi emotivi e psicologici che impediscono il superamento della dipendenza da nicotina e tabacco. Secondo un articolo di Adnkronos uscito ormai qualche anno fa, 8 persone su 10 riescono a smettere con questa pratica o quantomeno si trasformano in fumatori “blandi”, ovvero quelli che si concedono uno strappo in momenti particolari come dopo il caffè o con una birretta (ma comunque questo non è smettere di fumare).

Smettere di fumare coi magneti

Il metodo consta di due magneti da applicare all’altezza delle orecchie e che agisce sulle terminazioni nervose (un po’ come abbiamo visto con l’agopuntura). I magneti generano un campo magnetico che agisce sulle terminazioni nervose che si trovano nel condotto uditivo e che stimolano la produzione di endorfine da parte del cervello. Questi “calmanti naturali” vanno ad attenuare tutte le tensioni che portano molto spesso a cercare il pacchetto e l’accendino nelle nostre tasche. Il trattamento va sostenuto per circa due-tre settimane in modo che certe abitudini vengano progressivamente abbandonate e non facciano più parte del normale modo di vivere la quotidianità. Naturalmente anche in questo caso la motivazione e il livello di gravità della dipendenza possono determinare la buona riuscita del processo.

Smettere di fumare con i cerotti

I cerotti fanno parte dei metodi sostituti della nicotina. Il funzionamento è molto semplice: una volta applicato il cerotto sulla pelle la nicotina viene rilasciata attraverso la cute. La dose, comunque inferiore rispetto a quella che viene aspirata con una sigaretta, viene progressivamente ridotta col tempo fino a far sparire il desiderio di fumare. Il grande vantaggio dei cerotti è che la nicotina viene “assunta” non in combinazione con agenti tossici e cancerogeni tipici delle sigarette. Inoltre il rilascio costante evita sbalzi che possono creare fastidi importanti nelle persone. Il cerotto non va utilizzato per più di 3 mesi consecutivi e non è stato dimostrato se sia meglio interrompere gradualmente il cerotto (con una riduzione costante del dosaggio) rispetto all’interruzione improvvisa se la persona si sente fuori dal problema. Come ogni cerotto anche questo può generare irritazioni cutanee e come ogni rimedio è consigliabile utilizzarlo sotto consiglio di un medico o una specialista competente.

Smettere di fumare con le erbe

Nella classe dei rimedi naturali per smettere di fumare sono presenti moltissime erbe che possono sostenere una persona determinata a risolvere i problemi col fumo del tabacco. La fitoterapia offre diverse soluzioni che vanno dall’iperico (o Erba di San Giovanni) che sostiene l’aspetto umorale e la depressione, il ginseng che stimola le energie e aiuta a gestire lo stress, la lobelia che è in grado di funzionare come sostituto della nicotina, l’equiseto che contiene piccole dosi della nicotina stessa, l’avena sativa che funge da ottimo rimedio contro ansia e stanchezza, lo zenzero che allevia il desiderio di fumare, la liquirizia che può funzionare come sostituto in mano della sigaretta (ma occhio agli sbalzi di pressione), la menta che allevia il senso di nausea che può presentarsi a chi vuol smettere di fumare e, infine, la valeriana che agisce in caso di ansia, agitazione e insonnia dovute all’astinenza da nicotina.

Smettere di fumare con lo yoga

Ci sono molti studi in merito e anche questi hanno a che fare con quelle pratiche legate alla gestione dello stress e dell’ansia, individuandolo come principale responsabile della dipendenza dal fumo. In alcuni studi sostenuti in India si è riscontrato che circa il 77% del campione sottoposto ad analisi ha abbandonato il vizio di fumare dopo aver ricevuto insegnamenti su tecniche di respirazione e meditazione mediante lo yoga. Secondo questi studi, la meditazione migliora le capacità di autocontrollo e agisce sulle aree del cervello dove risiedono le abitudini e i disturbi comportamentali. Chiaramente anche questo metodo ha necessità di forza di volontà e determinazione ma non è sicuramente irrazionale pensare che una tecnica che ha molto a che fare con la gestione di ansia e stress non abbia efficacia nella battaglia con quello che è, di fatto, un disturbo comportamentale.

Smettere di fumare con la preghiera

Può sembrare fantasioso ma esiste un gruppo di persone che sono riuscite nel loro intento attraverso la preghiera. Non è difficile capire come questi metodo abbiamo molto a che fare con una pratica che ha il compito di agire sull’aspetto motivazionale, cercando un sostegno divino in un percorso complicato. Creare consapevolezza e voglia di libertà è l’agente scatenante. Chiaramente si tratta di una possibilità da considerare solo se si è credenti e con un rapporto abbastanza sereno con la preghiera.

Smettere di fumare con un libro

Il libro è ormai in voga da diversi anni e attorno al 2007 ha registrato un vero e proprio boom di vendite (tradotto in 25 lingue per 9 milioni di copie vendute). Il metodo, creato da Allen Carr, sostiene che per interrompere l’abitudine di fumare senza incappare in effetti collaterali o crisi d’astinenza, è necessario smantellare tutte le ragioni per le quali si fuma, analizzandole, comprendendolo e risolvendole. In questo modo il desiderio di fumare diviene una soluzione inutile. Un procedimento analitico e razionale che ha funzionato per moltissime persone e che, col tempo, è divenuta un seminario vero e proprio. Ovviamente bisogna aver voglia di leggere ma è abbastanza palese che chi acquista il libro per smettere di fumare abbia interesse palese per l’argomento.

Opinioni metodi chimici-tecnologici per smettere di fumare

Smettere di fumare con un app

Esiste un app per tutto, figuriamoci se non esiste un app per un problema così comune come quello di voler smettere di fumare. Ad oggi si contano cinque applicazioni di maggior successo tra i principali store di applicazioni Android ed Amazon. Il loro funzionamento è abbastanza simile ed agisce sopratutto sull’aspetto legato alla motivazione. Infatti, tutte le applicazioni cercano di sottolineare quanto di positivo stiamo facendo a noi stessi cercando di abbandonare l’abitudine al fumo. Ogni giorno quindi ci troveremo sottolineati quanti giorno sono passati dall’ultima “bionda”, quanti soldi abbiamo risparmiato, quante sigarette non abbiamo fumato, quanto tempo abbiamo risparmiato. Cercando di farci vedere cosa potremmo fare/comprare con tutto quello che si è risparmiato. Sicuramente è una prospettiva tecnologica molto curiosa ed interessante ma che non tiene conto di tutto il contraccolpo fisico generato dalla sospensione delle sigarette.

Smettere di fumare con la sigaretta elettronica

Ad oggi è diventato il rimedio principe per chi ha i sensi di colpa da sigaretta ma sono in tanti a chiedersi se la sigaretta elettronica sia un metodo efficace per smettere. Ci sono diversi studi in merito che dicono che buone percentuali di persone che passa dalle “svapate” poi riesca effettivamente a smettere e lo stesso oncologo Veronesi sosteneva che “Se tutti coloro che fumano sigarette tradizionali si mettessero a fumare sigarette senza tabacco salveremmo almeno 30.000 vite all’anno in Italia e 500 milioni nel mondo”. La grande diatriba è sulle sostanze chimiche con cui vengono prodotti i liquidi da fumare (che comunque contengono nicotina) e il loro livello di tossicità (sicuramente inferiori a quelli generati dalla combustione della carta e del tabacco). Benzene, metalli pesanti, idrocarburi aromatici e catrame contenute nel fumo tradizionale non sono presenti nel fumo della sigaretta elettronica e questo depone sicuramente a favore. Il problema è che non si agisce sull’aspetto piscologico e mentale del problema con maggiori probabilità di ricadute.

Smettere di fumare con farmaci e pillole

Difficile parlare di farmaci legati alla risoluzione di un problema personale poiché ogni farmaco va assunto sotto prescrizione e consiglio di un medico che conosce gli effetti dell’assunzione. In commercio ne esistono di diversi tipi che agiscono sui diversi aspetti che abbiamo evidenziato in questo articolo e, come ogni altro rimedio, hanno le loro possibilità di portare il problema verso la sua risoluzione. Agenti chimici come la vareniclina possono agire sui recettori nicotinici, il bupropione e la nortriptilina sui sintomi depressivi e il topiramato può sostenere la disassuefazione dal fumo. Spesso questo tipo di rimedio può diventare costoso ed è comunque impensabile pensare di adottarlo in totale autonomia.

Insomma ora sapete qualcosa in più sui rimedi per cercare di smettere di fumare, sia in modo naturale che non. E voi come siete riusciti a cambiare la vostra vita? Ditecelo nei commenti.

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