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Opinione Caldaia a Pellet

Se cercate un’alternativa alla solita caldaia a gas, come siamo stati sempre abituati, ecco a voi la caldaia a pellet. Perfetta sia per uso uso domestico, civile che industriale, questi apparecchi funzionano a combustibile natura, più precisamente coi pellet, piccoli cilindri ricavati dalla compressione dello scarto legnoso avvenuto durante le lavorazioni dello stesso. Andiamo a vedere come funzionano i loro costi e i benefici sia di carattere economico che quotidiano.

La caldaia a pellet, da non confondere con le più conosciute stufe, va a sostituire la vera e propria caldaia di casa sia per il riscaldamento che per l’acqua calda sanitaria.

Una caldaia a pellet è pensata per produrre acqua calda sanitaria attraverso la combustione automatica del pellet che andrà poi convogliata in tutte le canalizzazioni che portano ai radiatori e ai sistemi che necessiteranno di acqua calda sanitaria. Il suo funzionamento è garantito da una centralina elettronica e da un software che regola la combustione la produzione e la distribuzione del calore e la gestione di caduta del pellet anche in caso di mancata energia.

Le caldaie a pellet possono essere collegate anche ad eventuali pannelli solari.

Molto utile per sopperire ad un problema riscontrato in questi sistemi, è un sistema di pulizia automatica presente nelle caldaie di ultima generazione. Si cerca di limitare il più possibile la manutenzione da svolgere quasi quotidianamente al sistema scaldante. Non mantenere pulita la propria caldaia significa andare incontro a diverse problematiche, quali l’arresto della stessa e conseguente freddo nell’ambiente abitativo, oltre ad un rendimento scadente.

Caldaia a pellet, perchè si!?

Ma andiamo a vedere i principali vantaggi nel caso in cui volessimo installare una caldaia a pellet.

Le caldaie assicurano un Alto rendimento, un alto potere calorifero e una certa economicità per poter scaldare l’ambiente. I pellet costano relativamente poco e il loro consumo in termini economici si può stimare di circa un buon 30/40% in meno della bolletta del gas. Il bello di questi prodotti sono anche l’elevata automazione e programmazione al pari delle altre caldaie a gas. Sono anche semplici da utilizzare.

Caldaia a pellet, perchè no?

Gli svantaggi che abbiamo riscontrato, sono pochi, ma bisogna valutarli molto bene perchè potrebbero rivelarsi fondamentali e determinanti nella gestione della caldaia. Dobbiamo pensare bene a quali sono le nostre abitudini prima di avventurarci nell’acquisto di una caldaia a pellet.
Tutti i dispositivi a pellet richiedono tempo e manutenzione costante. La caldaia va caricata di pellet, non giornalmente, ma quasi. Va pulita dalla cenere che ha prodotto durante la combustione, pena l’intasamento e il blocco della caldaia con conseguente raffreddamento dell’abitazione.
L’ultima tecnologia ha previsto modelli che compattano la cenere in modo tale da aver abbassato ulteriormente gli interventi di pulizia del braciere dalla cenere, anche se il prezzo lievita. Stesso discorso vale anche per il caricamento dei pellet, permesso da una pompa che aspira i pellet da un deposito per portarli al bruciatore. Ovviamente è richiesto ampio spazio in un locale caldaia adibito.

Il tubo di scarico dei fumi deve essere indipendente e realizzato in acciaio che ovviamente non avremo a casa già montato.

La qualità del pellet è fondamentale. Un pellet scarso richiederà maggior pulizia e maggior utilizzo. Quindi c’è da capire e valutare anche quella variabile. di manutenzione pulizia della caldaia: più è elevate, meno spesso bisognerà pulire il bruciatore.

Caldaia a pellet, quanto costa?

Il costo della caldaia dipende innanzitutto dalle dimensioni del proprio impianto e quindi della dimensione del locale che dovrà riscaldare. Per riscaldare per esempio, un appartamento da 100 mq, sarà necessaria una caldaia da almeno 26 kW.

Il prezzo per una caldaia di quelle dimensione, varierà circa dai 4.000 ai 5.000 euro. A quella spesa va aggiunto il costo dell’installazione, della canna fumaria in acciaio (prezzo che varia a seconda dell’altezza del camino) ed eventuale bollitore. La spesa può facilmente crescere di un buon migliaio di euro.

A questa spesa abbastanza importante, va in aiuto la detrazione irpef del 65% per il risparmio energetico che sarà ridato a colui che ha effettuato la spesa in 10 anni.

 

 

In conclusione valutate bene le vostre abitudini. Personalmente trovo il peso dei difetti maggiore a quello dei pregi, specialmente per lo stile di vita e il timore di sentirmi schiavo della mia caldaia.

 

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